CIVIDALE DEL FRIULI VIRTUOSI PASSI A DUE: IL GALA DELLE STELLE SIGLA L’APERTURA

’900 Un omaggio agli innovatori della coreografia

Un gala di alto livello, celebrazione del pas de deux (forma tipica del balletto classico di cui si nutre la danza nel suo atto più spettacolare) e rivolto all’estro coreografico di alcuni grandi innovatori del Novecento, sigla con successo, sabato sera in piazza Duomo a Cividale, lo spettacolo che apre la 19ª edizione di Mittelfest. Il ritmo crescente di celebri duetti estrapolati dal repertorio classico e neo-classico è scandito con buona sintonia dall’Orchestra Mitteleuropea diretta dal maestro Alfonso Scarano, protagonista anche di due introduzioni a ogni inizio tempo: Festive ouverture di Shostakovich e Candide di Bernstein. Vibra per calligrafica purezza Nocturnos di John Neumeier su musica di Chopin – danzato da Silvia Azzoni e Aleksandr Ryabko del Balletto di Amburgo –, che esprime la valenza narrativa del gesto assoggettato alle intime sonorità del pianoforte eseguite con padronanza da Ferdinando Mussutto. Briosa la coppia formata da Magali Guerry e Davit Galstyan proveniente dal Ballet du Capitole di Tolosa, compagnia nota oltre i confini nazionali per la sistematica rappresentazione dei capolavori di Balanchine, a riprova dell’attualità del linguaggio innovativo del maestro. Nulla di più spumeggiante allora di Who cares? , omaggio alle celebri canzoni di Gershwin alla cui leggerezza, data dall’incursione di elementi jazzistici, corrisponde un ritmo coreografico incalzante e giocoso. Nella seconda proposta, Ciajkovskij pas de deux , i due solisti rendono con puntualità il virtuosismo esigente richiesto dalla coreografia. Elegante, poi, la coppia dell’ Opéra di Parigi formata da Muriel Zusperreguy e Josua Hoffalt con due brani di Sergej Prokof’ev: la celebre rilettura di Cenerentola di Rudolf Nureyev, che ambienta la vicenda all’interno di un set cinematografico, e la nota “scena del balcone” da Romeo e Giulietta nella versione insuperabile di Kenneth MacMillan, una prova di fluidità esecutiva irradiata da un giovanile afflato. Ambra Vallo, principal del Birmingham Royal Ballet , ha temperamento e velocità in Spring waters di Messerer-Rachmaninov, un concentrato di acrobatici passaggi tanto fuggevoli quanto mozzafiato: un’artista versatile, come dimostra nel secondo brano lirico e poetico, The two pigeons , di Frederick Ashton su musica di André Messager, accanto al bravo Tyrone Singleton. Frastagliato di prodezze e ricco di stilemi presi in prestito al folclore, Other dances di Jerome Robbins, su musica di Chopin, rivela la danza elegante e sicura di Sarah Lane dell’ American Ballet Theatre e Gonzalo García del New York City Ballet : entrambi dotati di notevole tecnica e personalità scenica riescono a creare un’atmosfera suggestiva data dalla fusione di originali movimenti e sequenze ritmiche. Un plauso particolare per la Terza Sinfonia di Gustav Mahler firmata John Neumeier: Silvia Azzoni e Aleksandr Ryabko mirabilmente esprimono la linearità evocativa della danza che confluisce nella musica componendo un’univoca partitura di geometrie perfette. Elisabetta Ceron