UDINE I VIRTUOSI CON RAHN: UN MAGICO CONCERTO
Grande afflusso di pubblico, l’altra sera all’Auditorium di Pagnacco, per l’attesissimo appuntamento, organizzato dalla Fondazione Luigi Bon, con I Virtuosi di Praga e il violinista Eduardo Rahn, diretti da Alfonso Scarano. Il programma è di assoluto interesse e si apre con l’ Ouverture delle mozartiane Nozze di Figaro. Fin dalle prime battute il complesso praghese mostra di che pasta è fatto. Grazie all’autorevole guida di Scarano, che stacca perfettamente il tempo dell’ Ouverture, l’orchestra esibisce un suono terso, avvolgente, leggero e luminoso. Ben equilibrata in ogni sua sezione, l’insieme disegna un Mozart di esemplare compostezza e di grande suggestione. La serata, così ben avviata, prosegue con il monumentale, e bellissimo, Concerto in re maggiore op. 61 per violino e orchestra di Beethoven. (…) Dopo le emozioni del primo tempo, ecco la rarissima Sinfonia n. 1 in re maggiore di Charles Gounod, lavoro scritto come contribuito alla nascita di una scuola sinfonica nazionale. Un lavoro limpido e arioso, che i Virtuosi di Praga, ben diretti dall’espressivo gesto di Scarano (solo a guardarlo sembra quasi di vedere la musica), dipanano con espressività, precisione e bel suono. Alla fine, applausi intensi che convincono i Virtuosi a concedere ben due bis: la versione orchestrale dell’op. 101 n. 7 di Dvorák e la scintillante ouverture de Il Barbiere di Siviglia di Rossini. Sergio Zolli