TRENTO SCARANO E BARTA GALVANIZZANO I VIRTUOSI DI PRAGA
Alla Filarmonica di Trento, pubblico rapito dall’esibizione della formazione cameristica
A conclusione del primo ciclo di concerti, la Stagione della Società Filarmonica ha offerto martedì scorso il concerto della formazione cameristica «I Virtuosi di Praga», complesso internazionalmente apprezzato e affermato, con vasto repertorio e discografia eccezionale per quantità e qualità. Oltre all’orchestra, magistralmente condotta da Alfonso Scarano, è stato l’organo il protagonista dell’evento: uno dei più prestigiosi organisti attivi a Praga, vale a dire Ales Bàrta, ha risvegliato le formidabili potenzialità sonore dell’organo della Filarmonica con la Suite in sol maggiore per organo e archi di Ottorino Respighi e con «Organ concerto», composizione di Roberto Di Marino che data al 2003. La scrittura vigorosa e originale di Respighi ha riscontrato il plauso incondizionato del pubblico, degnamente evidenziata da esecutori di tutto rispetto: fu proprio con questo brano, scritto appositamente per l’occasione, che, nel 1906, veniva inaugurato l’organo Vegezzi-Bossi della Società Filarmonica di Trento. (…) La superba interpretazione della mozartiana Sinfonia K 504 «Praga», che ha introdotto il programma, ha rievocato nella sala di via Verdi il trionfo tributato per la sua prima esecuzione a questo brano, pietra miliare per la migrazione del genere sinfonico dai salotti esclusivi verso il pubblico delle sale da concerto. Questa, e la Sinfonia n. 1 in re mag. di Charles Gounod (che a Mozart e Haydn si ispira) hanno «incorniciato» le composizioni organistiche con estrema bravura e classe, lasciando il pubblico ammirato e soddisfatto. A fronte dell’entusiasmo palesato alla conclusione, l’orchestra si è ulteriormente concessa dapprima con «Humoresque» op. 101 n. 7 di Antonin Dvorák e in seguito con l’Ouverture dalle «Nozze di Figaro». Daniele Valersi