BARI IL CONCERTO A BARI CON L’ORCHESTRA SINFONICA
Senza nulla togliere alla struttura portante del programma qual era il «Concerto n.4» per pianoforte ed orchestra di Beethoven, la serata conclusiva del ciclo di manifestazioni dedicate al Genio di Bonn dall’orchestra sinfonica della Provincia, tenuto allo Shoville di Bari, ha proposto un serio motivo di riflessione con l’«Idillio per pianoforte ed archi» di Francesco D’Avalos, il compositore e direttore d’orchestra napoletano (docente nel Conservatorio di Bari). La pagina (composta nel 1980) a suo tempo suscitò l’interesse del pianista Francesco Libetta che pertanto ha inteso proporla a Bari. Quasi un’esercitazione di bravura di un compositore d’oggi e con una vena creativa al passo con i tempi, ma appunto capace di dar vita con somma perizia e sincero slancio ad una pagina stilisticamente situata nel passato. Libetta l’ha cesellata con mirabile cura, passando poi ad offrire al pubblico una poetica interpretazione del «concerto» beethoveniano (…) Sul podio Alfonso Scarano, direttore di spiccata personalità, già apprezzato ripetutamente in passato. La sua collaborazione con Libetta è stata impeccabile, per unità d’intenti, ottimamente realizzata dall’orchestra. Ma Scarano ha anche potuto confermare la sua fervida personalità, affrontando la ricca e colorita atmosfera che alita nella musica dei due massimi compositori cecoslovacchi: Dvorak e Smetana. In ambedue i casi folklore sincero filtrato con sensibilità in atmosfera accademica; sonorità accese e ritmi trascinanti, vividamente presenti in pagine raramente ascoltate a Bari, quali la «Suite ceka op.39» di Dvorak o la spumeggiante e lievemente ironica ouverture da un’opera (di rarissima esecuzione), qual è la «Hubicka» di Smetana. Nicola Sbisà